ciccio
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Spedito - 17 settembre 2003 : 09:35:36
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Ero tifoso del Cosenza Calcio 1914 ed oggi sono tifoso del Cosenza F.C.. Le cronache sportive di questi mesi hanno raccontato a tutta l'Italia la vergogna di un calcio sempre meno regolato dalle leggi dello sport e sempre più soggiogato dagli imbrogli della politica che in barba ai risultati determinatisi sui campi di calcio (vero merito sportivo) hanno determinato la promozione sulla carta della Fiorentina. Tutto ciò ritengo non abbia mortificato solo il Cosenza Calcio e la sua tifoseria ma tutti coloro che, da veri sportivi, seguono il calcio con profonda passione. Le mortificazioni subite stavano per essere pian piano dimenticate per lasciare il posto ad un nuovo entusiasmo: quello di poter comunque vedere ancora una squadra con i colori rossoblù per cui gioire, soffrire ed entusiasmarsi. Il campionato è partito male con una sconfitta tutto sommato meritata. La seconda giornata poteva essere ed è stata quella del riscatto sportivo. Ahimè qualche imbecille che non può certo etichettarsi come tifoso, ha provveduto a rovinare tutto. Chiedere scusa alla Città di Sapri ed ai suoi tifosi è probabilmente poca cosa ma è l'unica che da semplice tifoso posso fare. Sono certo che la parte sana della tifoseria rossoblù, vale a dire il 99%, avrà occasione nella partita di ritorno di dimostrare il livello di civiltà e sportività di cui è capace. Cosenza ed i cosentini non sono quelli che vi hanno devastato le strade. Posso garantirvi che sui vari forum che si sono aperti in Città forte e sincera è stata la condanna per quanto accaduto e la presa di distanza da quelle persone e da quei fatti. Cosenza è città di cultura e tolleranza, lo ha sempre dimostrato e saprà ancora farlo. Un sincero in bocca al lupo alla Sapri sportiva ed ai suoi cittadini.
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