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Golfonetwork - IL PORTALE DEL GOLFO DI POLICASTRO (Salerno)

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Che cosa è un portal web (o portale) ?

Il termine "portale", per quanto relativamente recente, è uno dei più utilizzati (e spesso abusati) tanto dai profani quanto dai professionisti di Internet. Non è infatti possibile ottenere una unica e comunemente accettata definizione di "portale web" senza incappare in una lunga serie di contraddizioni e lacune.

Confrontando più fonti si è ottenuto di poter identificare il portale con un servizio che opera da mediatore di informazione (infomediario) a favore degli utenti della Rete, permettendo a questi di raggiungere tramite un particolare punto di ingresso nella Rete una grande quantità delle risorse esistenti. Un portale è sostanzialmente un aggregatore di informazione che offre un servizio di navigazione sul WWW facilitando il lavoro di ricerca: nati come evoluzione dei motori di ricerca, i portali hanno associato agli strumenti tipici di questi (search engines e categorizzazione delle informazioni) altri servizi, informativi e non, allo scopo di proporsi come accesso preferenziale e guida per la navigazione via Internet.

Sulla base delle modifiche apportate negli ultimi tempi ai portali più famosi e trafficati sono state individuate due tendenze di sviluppo che interessano questa particolare categoria di siti web: da un lato si ha uno sforzo verso la sempre maggiore integrazione dei servizi di navigazione, sviluppo in questo della funzione prima dei motori di ricerca di cui i portali sono i discendenti; dall'altro si assiste ad un passaggio da un'ottica di offerta di contenuti di stampo generalista (quindi molto variegata e, idealmente, onnicomprensiva) ad una di posizionamento di dominanza in un settore di nicchia, con obbligo quindi di una notevole specializzazione (è il caso di Golfonetwork).

Tale sviluppo è dettato dai vincoli propri del medium Internet: questo si fonda sul precetto della "libertà dell'utente" intesa (anche) come obbligo di non canalizzare e limitare eccessivamente i possibili percorsi all'interno del mare magnum delle risorse disponibili. Di conseguenza è inevitabile considerare che la disposizione dei contenuti presenti sulla Rete e le varie possibilità di raggiungerli devono costituire una configurazione specifica per questo medium senza necessariamente adeguarsi a realtà preesistenti solo per questioni di analogia funzionale. Un esempio per chiarire meglio: spesso si è sentito dire che Internet assomiglia ad un supermercato, poiché è possibile muoversi al suo interno (più o meno) liberamente e prendere i prodotti-contenuti che interessano. Il modello-supermarket è legato alle caratteristiche proprie di una logistica fisica, la quale prevede una ripartizione dei capitali e degli spazi espositivi (tipicamente beni cosiddetti scarsi, cioè limitati) in maniera da favorire la compresenza di tante marche e prodotti, ognuno in quantità limitata (interesse all'ampiezza di gamma) oppure di poche marche e pochi prodotti ma ognuno in grande quantità (interesse alla profondità dell'assortimento).

Internet, nella cui realtà spazi e capitali non sono beni altrettanto scarsi, adotta invece una logistica cognitiva che prevede che si rispetti l'imperativo dell'assortimento totale, sia nella direzione della ampiezza di gamma sia in quella della profondità dell'assortimento stesso. Su questa base è possibile operare una prima distinzione tra meta-portali (o megaportali), essenzialmente generalisti, e portali di secondo livello: i primi garantiscono l'accesso orizzontale (nel senso di ampiezza di gamma) ai secondi, che invece offrono contenuti e servizi specifici e specializzati.

» I meta-portali
I meta-portali sono le realtà che più comunemente e diffusamente vengono definite con il semplice termine "portali": si tratta dei grandi punti di ingresso alla Rete e ricerca di informazione quali, per limitarci all'Italia, Alice, Kataweb, Libero, Tiscali. La natura profit di questi servizi impone loro di raggiungere la maggiore quota di mercato possibile, intesa come numero effettivo di utenti contattati. Per riuscire in questo effetto incollamento del visitatore i meta-portali hanno tutti cercato di espandersi rispetto alla propria logica posizione all'interno della filiera informativa via Internet: da un lato si assiste ad iniziative di integrazione a monte, così da catturare il più presto possibile l'utente; dall'altro ad un'integrazione a valle, in modo da trattenerlo quanto più a lungo possibile. In questo modo aumenta non solo il numero dei visitatori ma anche la conoscenza che il gestore del portale ha dei loro profili; questo permette:

di raggiungere e mantenere economie di scala;
di aumentare gli introiti pubblicitari per il circolo virtuoso dell'aumento dei contatti e del conseguente aumento del reach premium price (il valore di un contatto su un sito ad alto volume di traffico è maggiore di quello di uno in un sito poco visitato);
di far crescere la notorietà e l'immagine di marca.
La necessità di aumentare la fedeltà dell'utente al portale ha generato due fenomeni:

molti gestori dei portali si sono in breve tempo proposti anche come Internet Providers, spesso con costi inferiori o nulli rispetto all'offerta del mercato (strategia di integrazione a monte);
a fianco dei normali servizi di aggregazione di informazione esterna tipici dei portali sono state inserite applicazioni di altra natura che stimolano il ritorno e la permanenza dell'utente presso il meta-portale. Tra queste vanno citati:
creazione e gestione di account di posta elettronica gratuiti, servizi di chat e forum, offerta di contenuti proprietari, offerta di news e/o canali con aggiornamenti continui che trasmettono anche contenuti proprietari, personalizzazione della pagina principale del sito portale, creazione di agende personalizzate, servizi di commercio elettronico proprietari.


» Portali di secondo livello
Sotto questa dicitura vengono riuniti tutti portali che non rientrano nella categoria meta-portali, ma da questa definizione "in negativo" vengono accomunate realtà sfaccettate e differenti. Si è detto che questi portali hanno preferito uno sviluppo verticale, con particolare attenzione alla profondità dell'assortimento dell'informazione; la tipologia qui riportata si basa sul tentativo di differenziarsi:

» Corporate Portals (o Enterprise Information Portal): si tratta di siti che forniscono ai visitatori l'accesso ad una vasta gamma di informazioni (specifiche sul servizio o sul prodotto realizzato dal gestore del portale o ad esso correlate) di proprietà del gestore, dei suoi partner commerciali o di terzi. In sostanza è un'evoluzione delle intranet aziendali, che hanno conquistato visibilità così da pubblicizzare la marca, rendere più facile la raccolta di informazioni per il possibile acquirente o fornitore e per gli stessi appartenenti all'impresa (tramite applicazioni di data warehousing o migliorando la gestione dei documenti con il linguaggio XML), eventualmente fornire la possibilità di realizzare acquisti on line (e-commerce B-to-C o B-to-B). Una evoluzione dell'EIP è l'EKP (Enterprise Knowledge Portal), che combina le strategie del precedente con l'obbiettivo di raccogliere ed integrare funzionalmente la conoscenza e l'esperienza (volatili per natura) sui beni o i servizi forniti del gestore. (es. Ducati, http://www.ducati.it/)

» Portale locale: si tratta di siti dedicati ai bisogni e agli interessi di una comunità di utenti spazialmente delimitata; un caso tipico sono le reti civiche, le quali trattano molteplici argomenti legati alla medesima realtà fisica (es. Iperbole, http://www.comune.bologna.it/). Portale di comunità: si tratta di un caso simile al precedente, ma dove la segmentazione dell'utenza non viene effettuata per caratteristiche geografiche, bensì demografiche (ad esempio per sesso o etnia) od occupazionali (es. http://www.farmacia.it/). Anche in questo caso sono presenti applicazioni di e-commerce.

» Portale di interesse: si tratta di un sito fortemente specializzato, indirizzato indistintamente a chiunque sia incuriosito dall'argomento che viene trattato (es. moto, http://www.moto.it/, o anche underground, http://www.bismark.it/). Compresenti sia rapporti commerciali B-to-C che B-to-B.

(Gianluca Gualducci - Fabio Vitali)


Quello che state visitando adesso, Golfonetwork.it, è sì un portale ma orientato principalmente verso le attività e gli eventi (internet e non) del Golfo di Policastro (Sa).
Siamo quindi in grado di offrire su questo sito un'ampia panoramica sull' attività e sulla presenza in rete di (quasi) tutte le informazioni e dei siti che si occupano del Golfo di Policastro o che sono stati realizzati in questa zona d'Italia.
Questo sito è stato realizzato anche con il pensiero rivolto allo sviluppo turistico del Golfo di Policastro a livello nazionale ed internazionale.

 


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